Zoologia dei livelli e saggi misticheggianti

“Caro Einstein, …per quanto riguarda la fisica, le tue espressioni amichevoli sulla mia attività sono dettate dalla tua bontà d’animo; so benissimo che ciò che faccio io è roba di ordinaria amministrazione in confronto alle tue idee o a quelle di Bohr. La mia cassetta delle idee è sgangherata e non contiene granché; ciò che vi è dentro va sbatacchiando di qua e di là, non ha una forma definita e si complica sempre più. Il tuo cervello sembra senz’altro più lucido: i suoi prodotti sono chiari e semplici e colgono nel segno. Con qualche anno di ritardo, magari, arriviamo a comprenderli, come è accaduto per la tua teoria della degenerazione dei gas e per la statistica di Bose. […]
Ho letto quindi lo studio di Louis de Broglie e a poco a poco ho scoperto anche il tuo gioco: ora penso che la <<teoria ondulatoria della materia>> possa diventare qualcosa di molto importante. […]
Del resto i miei giovani – Heisenberg, Jordan, Hund – sono tutti brillanti, e spesso devo fare uno sforzo già per tener dietro alle loro riflessioni. Padroneggiano in modo incredibile la cosiddetta <<zoologia dei livelli>>. L’ultimo saggio di Heisenberg, che vedrà presto la luce, mi sembra molto misticheggiante, ma certamente giusto e profondo; in base ad esso Hund ha potuto rimettere in ordine l’intero sistema periodico, con tutti i suoi complicati multipletti.”

Questi brani sono contenuti in una lettera di Born ad Einstein nel luglio 1925, nel periodo in cui Schroedinger lavorava alla sua equazione e il gruppo di Gottinga (con Heisenberg, Born e Jordan) alla meccanica delle matrici. Il saggio misticheggiante a cui si riferisce Born è, appunto, l’articolo con cui Heisenberg pubblica la meccanica delle matrici.

Nel successivo commento alla lettera, Born spiega:

“L’espressione <<zoologia dei livelli>> era usata da noi per designare la raccolta dei dati sperimentali sulle righe spettrali e la loro classificazione in <<livelli>> corrispondenti, secondo Bohr, ai livelli energetici d’eccitazione dell’atomo. Non essendoci una teoria soddisfacente per spiegare le regolarità trovate, bisognava accettarle come fatti empirici, come si fa in zoologia per i caratteri che contraddistinguono le varie specie.”

[Einstein-Born; Scienza e Vita – Lettere 1916-1955; Mimesis]

nella foto: Hund, Heisenberg e Born a Gottinga nel 1966

Creative Commons License
Except where otherwise noted, Nonsoloformule by Vito Biasi is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License.
aaa