Antoine Henri Becquerel scopre accidentalmente la radioattività mentre indaga l’opera di Wilhelm Conrad Röntgen; scopre che i sali di uranio emettono radiazioni che assomigliavano ai raggi X di Röntgen a causa del loro potere penetrante. In un esperimento, Becquerel avvolge il campione di una sostanza fosforescente, potassio uranile solfato, in lastre fotografiche circondate da carta nera molto spessa in preparazione per un esperimento con la luce del sole; poi, con sua grande sorpresa, le lastre fotografiche divengono già esposte prima che avviasse l’esperimento, mostrando una immagine proiettata del suo campione.