L’incertezza sul principio di incertezza

“Come parla? COME PARLAAAAAAA? LE PAROLE SONO IMPORTANTIIIIII!”
Questa breve scena in Palombella rossa, con Nanni Moretti che urla e schiaffeggia la giornalista, è molto famosa e anche divertente.
E mi diverte pensare che forse Bohr disse qualcosa di simile a Heisenberg quando doveva definire il principio scoperto da quest’ultimo.
Sembra che la stesura e la pubblicazione dell’articolo con cui Heisenberg comunicò la sua scoperta siano state un po’ travagliate.
“Fu in mezzo alle fatiche e alle dispute che venne al mondo il famoso principio di incertezza di Heisenberg. Mentre Bohr e Heisenberg dibattevano come esprimerlo nel modo migliore, la difficoltà inevitabile, disse Heisenberg, era che le loro parole erano <<inadeguate>>.
Heisenberg intitolò il suo articolo Über den anschaulichen Inhalt der quantentheoretischen Kinematik und Mechanik .
In una lettera a Pauli Heisenberg scrisse <<tutti i risultati dell’articolo sono certamente corretti e Bohr e io siamo d’accordo su di essi – a parte il fatto che tra Bohr e me vi sono notevoli differenze di gusti riguardo alla parola anschaulich>>.
Questo aggettivo ha causato qualche problema ai fisici di lingua tedesca e molti di più ne ha causati a quanti hanno dovuto tradurlo in inglese. Alcuni autori lo hanno tradotto con Perceptual (osservabile), altri con Physical (fisico), altri ancora con intuitivo.
Altrettanto complicata e delicata è la parola più famosa che entrò nella fisica e da lì ebbe una più ampia diffusione.
Parlando delle misure sperimentali, Heisenberg usava costantemente la parola Ungenauigkeit, “inesattezza”. Ma in un certo paragrafo del suo articolo, riferendosi ad alcune osservazioni teoriche fattegli da Dirac e Pauli, passò a Unbestimmtheit, “indeterminazione”. In altre parole, tracciò una distinzione tra l’inesattezza dei risultati sperimentali e l’indeterminazione delle descrizioni matematiche.
Soltanto nella nota di chiusura compare improvvisamente la parola Unsicherheit, “incertezza”, che fu una scelta di Bohr e che attraverso Bohr si fece strada nel vocabolario dei fisici anglofoni.
I fisici tedeschi oggi dicono die Unschärfe Relation. In tedesco come in inglese, la nitidezza (sharpness) è la qualità di una fotografia ben fatta, quindi unscharf significa “sfocato”. Parlare del principio di sfocatura suggerisce una connotazione piacevole, che più si strizzano gli occhi e si guarda attentamente, meno si riesce a distinguere l’oggetto, quale che sia, che si sta cercando di vedere.”
(Fonte: David Lindley – Incertezza)
Creative Commons License
Except where otherwise noted, Nonsoloformule by Vito Biasi is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License.
aaa