Viviamo tempi difficili. Ogni giorno i media, social e non, ci propongono analogie, parallelismi e terminologie dei tempi di guerra. Molti hanno perso o perderanno persone care.
Qualcuno comincia a essere stanco dello slogan “andrà tutto bene”, e allora voglio proporre una citazione di Max Planck, passato attraverso due guerre mondiali e a cui non sono certo mancati momenti difficili, per usare un eufemismo.
Max Planck era un fisico tedesco, vissuto tra il 1858 e il 1947. E’ conosciuto da molti come il padre della meccanica quantistica e lo scopritore della costante che porta il suo nome, per la quale ebbe il premio Nobel nel 1919.
Ebbe 4 figli dalla prima moglie: Karl, Grete, Emma ed Erwin.
Nel 1909 perse prematuramente la moglie Marie.
Nel 1916 suo figlio Karl morì al fronte, durante la 1a guerra mondiale.
Nel 1917 la figlia Grete morì di parto, e così pure la figlia Emma 2 anni più tardi.
Dopo la morte della seconda figlia, Planck scrisse in una lettera a un suo collega:
“Ci sono ancora molte cose preziose sulla Terra e grandi cose da fare, e il valore della vita è determinato in ultimo dal modo in cui essa è vissuta.Così torniamo al nostro dovere di andare avanti e mostrare a chi amiamo lo stesso amore che vorremmo provare per noi stessi”
PS: il quarto figlio, Erwin, ritenuto colpevole dai nazisti di aver preso parte al complotto per l’assassinio di Hitler, fu giustiziato nel 1945, e a nulla servirono le suppliche di Planck allo stesso Hitler.
Nella foto: intero postale e francobollo per il 70mo anniversario della fondazione della Società Max Planck, una delle principali istituzioni tedesche nel campo della ricerca di base. La fondazione è datata 1948, appena un anno dopo la morte di Planck.