Quando, nel 1938, Enrico Fermi riparò negli Stati Uniti, aveva alle spalle un’attività scientifica straordinariamente ricca ed eclettica.
Nel 1926, quando, a 25 anni, divenne professore di fisica teorica nell’Istituto di via Panisperna a Roma, Fermi aveva già al suo attivo alcuni contributi rilevanti allo studio della relatività e alla fisica quantistica.
Negli anni successivi la fisica nucleare sarebbe diventata il suo principale interesse. Gli anni della sua formazione (la passione adolescenziale per la fisica e la matematica, gli studi alla Normale di Pisa, il perfezionamento in Germania e Olanda, l’incarico di fisica matematica all’università di Firenze, ottenuto a soli 23 anni) sono al centro di questo volume, affascinante biografia intellettuale di una delle figure cardine della scienza contemporanea.
Gli autori evidenziano i legami di Fermi con le grandi rivoluzioni scientifiche di inizio secolo, il suo rapporto con Orso Mario Corbino e con i colleghi (da Franco Rasetti a Edoardo Amaldi), le sue doti di leader scientifico e di maestro, simbolo di una stagione esaltante della fisica italiana.